Cesto Melone: un gavagno in vitalba e sanguinello

La scorsa estate ho intrecciato tanto, e il gavagno è stato uno dei modelli che mi ha dato più soddisfazione. Ecco qui il secondo della serie: un gavagno in vitalba e sanguinello. Complice il clima estivo mentre lavoravo, per forma e colore questo cesto mi ricorda tanto un melone! 😊

gavagno in vitalba e sanguinello

E’ un cesto che appaga: non sembra grande a vedersi, ma è incredibilmente capace. Ha una forma bilanciata ed è molto profondo, quindi si presta bene ad essere riempito. Inoltre è robusto, con il suo bel manico in nocciolo.

la tecnica

Mi diverte la cesteria su archi perché con la stessa identica tecnica ti permette di spaziare in molteplici forme diverse: largo e piatto, alto e stretto, rotondo, bilobato, squadrato… tutto si può fare, basta impostare bene il lavoro all’inizio! Questo modello infatti è completamente diverso dal gavagno in sanguinello postato qualche tempo fa (qui per l’esattezza!).

Mi sono così divertita a realizzarlo che mi è venuta voglia di svelare uno dei miei trucchi preferiti per non impazzire nelle prime fasi della costruzione. Infatti per tenere insieme il telaio ci sono tante tecniche, e le ho provate quasi tutte, ma da quando ho scoperto questo stratagemma riesco a procedere più facilmente e più velocemente. Utilizzo delle strisce di gomma ricavate da una vecchia camera d’aria bucata. La gomma consente un bell’attrito, e trovo sia di grande aiuto in questo tipo di lavorazione, che è spesso soggetta a tensioni da mantenere sotto controllo.

gavagno melone realizzazione
gavagno melone realizzazione

Il mio è un trucchetto da principiante, sono certa che i veri mastri cestai non hanno bisogno di queste “stampelle”, ma penso che sia più importante raggiungere il risultato e praticare, piuttosto che ricercare la tecnica perfetta. In questo modo anche se le mani sono un po’ in difficoltà riusciamo a creare, ad arrivare in fondo e quindi a ottenere soddisfazione. In fondo c’è sempre tempo per migliorare!

materiali usati

Chi mi segue da un po’ forse ha riconosciuto anche il materiale che ho usato in prevalenza: la mia amata vitalba! E’ uno dei materiali che preferisco in particolare per la realizzazione dei gavagni, perché cresce in lunghe liane tutte regolari. Infatti ne ho realizzati altri, in passato (un modello piccolo piccolo qui), e ne farò ancora! Poiché in questa tecnica si procede con due tessitori alla volta e non ci sono cambi direzione o interruzioni a meno di non voler giocare con i colori (nel mio caso ho alternato qualche riga in sanguinello, nelle tonalità del verde e del rosso), usare due lunghe liane è l’ideale per evitare le continue giunzioni.

vitalba sbucciata

Per approfondire l’uso della vitalba nella cesteria, ho scritto un articolo completamente dedicato: Vitalba per l’Intreccio: come riconoscerla e usarla